La sessualità non è un fatto “meccanico”, ma si caratterizza  per  il coinvolgimento della sfera emotiva e psicologica.

Non è inusuale che eventuali disfunzionalità, sia maschili che femminili, sia opportuno affrontarle con  il partner.

L’aiuto psicologico rispetto alla sfera sessuale dovrebbe tenere in considerazione, di certo l’eventuale disagio riferito, ma in un’ottica che tenga conto di una condizione di benessere psicofisico e psico-emotivo, al di là degli stereotipi enucleati dai mass- media, rispetto alla frequenza degli approcci sessuali piuttosto che delle “performance” che dovrebbe caratterizzarli.

La consulenza psicologica, da parte di un professionista esperto  in problematiche sessuali, si caratterizza a secondo il  ciclo di vita in cui avviene la richiesta. In altre parole un conto è interfacciarsi con un adolescente, un altro con un adulto che intrattiene rapporti sessuali multipli, altro ancora è un adulto monogamo per scelta.

Questa riflessione può essere estesa anche all’età del richiedente. Pensare che la sfera sessuale e la richiesta di aiuto sia esclusiva dell’età giovanile o connessa alla sfera procreativa, risulta riduttivo, e non rispondente alla domanda da parte dell’utenza.

Sempre più spesso   si trovano coppie eterosessuali che non  risultano in grado di riprodurre biologicamente, e  decidono di   rivolgersi verso l’inseminazione artificiale sia omologa che eterologa. Altro ancora è rispondere alla richiesta di sostegno da parte di una donna che sta vivendo una situazione di gestazione indesiderata o, ha avuto precedenti interruzioni volontarie di gravidanza, emotivamente ancora irrisolte.

Dentro questo articolato universo della sessualità umana, non  si deve omettere quella condivisa tra  partners  dello stesso sesso, piuttosto che quella in cui   il sesso biologico (quello che per natura ci caratterizza) non  coincide con l’intimo sentire dell’individuo( identità di genere).

Ancora, perché non soffermarsi sui cambiamenti che la fine dell’età fertile e l’avvento della menopausa inducono nella biologia e psicologia della donna e della coppia?

 Perché tacere  della sessualità nella terza età?

Come si può vedere  le aree di richiesta sono molto eterogenee e possono trovare vantaggio con trattamenti  sempre personalizzati che spaziano dal training  autogeno all’ipnosi,  alla rimozione di un trauma pregresso  con EMDR a  tecniche di focalizzazione ed esplorazione del proprio ed altrui corpo al fine di pervenire ad una nuova e diversa conoscenza della sfera intima.

La mancanza di informazioni corrette, tuttora presente e non solo nei giovanissimi,  traduce una  conoscenza errata della sessualità,  nutrita da  informazioni  mutuate da Internet, o dal passa parola di chi si “vanta di essere super esperto”! nell’ambito scolastico è assente una adeguata informazione e formazione alla affettività, di cui la sessualità è parte, e talvota anche nel contesto familiare.

I miti di riferimento per giovanissimi e meno giovani sono riconducibili a  performance adeguate,  rapido consumo, massima  efficienza nella risposta, pena la stima di sé,  ipercura di sé e del corpo  nella costante  preoccupazione di ben figurare.

Carente lo spazio e il tempo dedicati alla relazione interpersonale, allo scambio di intimità che contempli coccole, tenerezze, dialogo attraverso il linguaggio non verbale di due corpi che “interagiscono” tra di loro.

Pur variando l’orientamento sessuale, omo, etero o bisessuale,   vale la pena citare la definizione di salute sessuale,  come indicata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), risalente già al 1992 .

la salute sessuale è uno stato di benessere fisico, mentale , emotivo  e sociale legato alla sessualità, non riconducibile alla assenza di malattia, disfunzione, o infermità. la salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, così come avere esperienze  sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizioni, discriminazioni e violenza. Perché la salute sessuale venga raggiunta e mantenuta, i diritti sessuali di tutte le persone devono essere rispettati, protetti e soddisfatti”.

In questa definizione viene racchiusa la dimensione fisica, mentale, emotiva e sociale della sfera sessuale umana.

Il rispettoso, rimanda a pratiche sessuali  diverse da quella etero, dove non ci si deve arrogare il diritto  di giudicare cosa è giusto e cosa è sbagliato, ma  tener conto  della consenzialità degli atti, della piacevolezza, della  libertà da coercizioni e  violenza da parte di hi la agisce e di chi la subisce.

La sicurezza per la   salute fisica  e  per una  riproduzione consapevole è garantita alla donna attraverso  cure ed assistenza erogate anche in strutture pubbliche, quali i Consultori familiari.

Il diritto di vivere liberamente la propria sessualità non deve ledere il rispetto per gli altri, inteso come   integrità del corpo ( v. ad esempio le pratiche di mutilazione dei genitali femminili) e come   scelta del partner, non vincolata a unioni combinate i cui contraenti per lo più, sono le famiglie.

 Un breve cenno alle pratiche sessuali

Quando si fa riferimento alle attività sessuali vi è un’enfasi rispetto al coito, ovvero al rapporto sessuale completo che prevede la penetrazione vaginale, per lo più limitando ed identificando il rapporto sessuale a questo atto. Riguardo alla penetrazione, possono presentarsi delle difficoltà per entrambi i sessi : eiaculazione precoce,  disfunzione erettile, di dispareunia(dolore alla penetrazione) piuttosto che di  vaginismo.

L’avanzare dell’età può accompagnarsi a disturbi organici che rendono difficile o non possibile la penetrazione;  asportazioni chirurgiche ,chemio o radioterapie  possono rendere non possibili rapporti coitali, ma, laddove sussiste la complicità tra i partner, creatasi nel tempo e con la conoscenza, questa  può aprire orizzonti  inaspettati di intimità.

La visione della sessualità, se esclusivamente legata al coito e a finalità riproduttive, conduce ad un impoverimento della stessa, in quanto il piacere  non è solo fisico, quindi raggiungimento reciproco dell’orgasmo, ma è anche connesso alla condivisione “di intimità”  che passano per  il  corpo, l a  vicinanza emotiva, affettiva,l’ attaccamento, aspetti che attivano  la produzione  di ossitocina, l’ormone della felicità.

Esplorare il corpo

Esplorare il proprio corpo e quello del partner è una esperienza che va dalle carezze, ai pizzicotti, al solletico, ai baci sul corpo, ai baci profondi, ai rapporti orali, alla reciproca stimolazione dei genitali, con le mani, con un piede o altro, all’interesse per i rapporti anali, specie da parte dell’ uomo.

Come si può vedere, non c’è limite alla fantasia, purchè tra adulti e consenzienti!