Cosa si intende per dipendenza affettiva?
Con il termine dipendenza affettiva si fa riferimento a comportamenti e incentrati sulla paura di perdere il partner, del momento o di vita, agendo su di esso comportamenti possessivi, di controllo e di gelosia.

Come nasce la dipendenza affettiva?

Al di là del genere sessuale, le cause risalgono all’infanzia, e in particolare, nel rapporto con i caregiver del bambino: i genitori e nella fattispecie : la madre.
Gli esseri umani come gli animali hanno il primo imprinting con le figure genitoriali, che diventano le figure di riferimento.
Una madre non deve essere perfetta, ma “sufficientemente buona”: ovvero capace di creare con il proprio figlio un rapporto di attaccamento sicuro.

Ad esempio, una madre che, con regolarità, non presta attenzione al suo bimbo, lo sgrida, poi lo accarezza e lo bacia, mette in atto comportamenti così contrastanti tra di loro da creare nel figlio uno stato di confusione emotiva e mentale dove i processi di autoregolazione del pensiero e delle emozioni risultano compromessi, generando insicurezza e disistima.
Una madre che si pone in modo così disorganizzato per anni, esporrà il proprio figlio a divenire esso stesso un individuo disorganizzato, privo di autostima e tendente a dipendere, poiché non avendo mai potuto contare sulla stabilità, fiducia e coerenza materna, sarà portato ad affidarsi emotivamente agli altri per qualsiasi sua scelta.
Allo stessa stregua, una madre iper protettiva può porre le premesse di una dipendenza affettiva del figlio, passandogli, fin dall’infanzia, il messaggio di essere” incapace di farcela senza di lei”.
Lo stesso Freud, affermava che il legame tra madre e figlio è qualcosa di talmente forte che inevitabilmente verrà preso ad esempio come prototipo di tutte le altre relazioni d’amore.
Basti pensare a quante volte, nella vita quotidiana, una donna lotta contro il proprio marito per far sì che si distacchi dall’influenza di sua madre!
Gli uomini dipendenti
La dipendenza affettiva è una patologia che coinvolge ambi i sessi.
Gli uomini dipendenti, come la maggior parte dei soggetti di sesso maschile, tendono a concentrarsi sul lavoro, sullo sport, sull’agire, per tenere a distanza le componenti emotive ed affettive cui le donne risultano più sensibili e recettive.
Vi sono uomini che si orientano verso donne altrettanto dipendenti per mostrare di essere forti e padroni di sé, divenendo quasi dei tiranni .
La partner si trova ingabbiata in un rapporto fortemente controllato, esclusivo al limite dell’ossessione, dove c’è spazio solo per un amore reciprocamente dipendente. La relazione si nutre attraverso la paura della separazione, della solitudine e del bisogno di esistere in funzione del TU.
Maltrattamenti psicologici e fisici pregressi, possono essere presenti nelle storie di vita di queste persone.

Altri uomini, pur avendo varie occasioni di relazioni affettive, appena queste si sentono coinvolti, fuggono in nome della propria libertà, che altro non è che la loro anaffettività: ovvero l’ incapacità di mantenere una relazione stabile e duratura nel tempo in un rapporto di reciproca fiducia e condivisioni. Modelli operativi interni del tutto assenti nel soggetto dipendente, non avendoli potuti sperimentare in età evolutiva.

Altri ancora, si orientano verso donne narcisite che li sottostimano e li trascurano a proprio vantaggio. L’uomo, ad esempio, accetterà di stare a casa a pulire, cucinare e quant’altro, torturato da mille pensieri di cosa stia facendo e con chi la partner, ma sarà così rassicurante per questi il ritorno a casa di lei che, con una piccola coccola lo farà sentire di nuovo sicuro e forte. In questo si può cogliere tutta la drammaticità di una condizione di totale dipendenza.
Essere costantemente accuditi ed iperprotetti, piuttosto che trascurati, non permette di maturare la propria autonomia e confrontarsi con la realtà esterna. Non si sviluppa la consapevolezza di far fronte alle difficoltà contando su di Sé nè di avere un valore indipendentemente dall’Altro.
Necessitare sempre qualcuno al fianco induce frustrazione, ma lenisce la paura della solitudine e dei distacchi così come tacere e negare i propri bisogni è un costo da pagare pur di avere una relazione, pur disfunzionale.

Risulta evidente che stiamo parlando di una situazione patologica, al pari di qualsiasi altra dipendenza: alcool, sostanze, gioco d’azzardo, cibo, shopping, ma molto diffusa ai nostri giorni.